La bocca onde l’asprissime parole
Solean uscir ch’ir mi facean dolente
Vie più di quante mai fur sotto il sole,
Or nutre l’alma mia soavemente
D’odor di fresche rose e di viole,
Cui cede ogn`altro che l’Arabia sente,
E d’ambrosia e di nettare si pasce,
Ché tra le perle e i bei rubini nasce