Il mio martir tengo celat’al cuore:
se lo dimostr’ohimè puoco mi giova.
Nessun cred’il mio mal se non ch’il prova.
Tutto n’è causa quest’iniquo Amore
ch’in hora e in ponto il mio martir rinova
Nessun cred’il mio mal se non ch’il prova.
Dalla mia bocca nasce un vivo ardore
e questo afflitto cor pietà non trova
Nessun cred’il mio mal se non ch’il prova.
Dunque se il mio martir nissun lo crede
io son ferito ahi lasso e non si vede,
questa piaga mortal ne faccia fede.